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Città Metropolitana, i sindaci chiedono più tempo per decidere PDF Stampa E-mail
Giovedì 13 Settembre 2012 18:20

Genova. Più tempo per capire cos’è, effettivamente, l’istituenda Città Metropolitana e di conseguenza valutare se aderire o restarne fuori. Questo in sintesi quanto accaduto oggi pomeriggio in provincia a Genova, durante l’incontro di oggi a Genova in provincia. Il commissario straordinario di palazzo Spinola, Piero Fossati, ha chiesto ai presenti di mettere da parte i campanilismi per il bene comune. Il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, ha specificato di ben comprendere dubbi e perplessità da parte di alcuni amministratori. 

La legge concede infatti al Cal, il comitato delle autonomie locali, solo pochi giorni, fino al 5 ottobre, la possibilità di disegnarne i confini, dopodichè si potrà lavorare allo statuto, per il quale il termine ultimo è il 31 ottobre 2013. A chiedere una proroga, Chiavari, Lavagna, Sestri Levante. Per Chiavari, il sindaco Roberto Levaggi, impegnato in un incontro alla Società Economica, insieme ad un gruppo di architetti per rilanciare il centro storico cittadino, ma assente anche per manifestare il suo dissenso rispetto ai tempi della riunione, ha mandato l’assessore Mario Maggi, che intervenendo ha detto “Noi ribadiamo quanto deliberato durante il consiglio comunale dello scorso 29 agosto: una forte autonomia per il territorio del Levante, con l’auspicio che si rafforzi e con vocazione all’eccellenza ambientale”. Non è potuto essere presente per sopraggiunti impegni in comune, neppure il sindaco di Rapallo Giorgio Costa, che comunque auspica nel mantenimento dell’autonomia per ciascun comune e ribadisce con forza la scelta di Genova, per motivi culturali e di tradizione, e ritiene “quasi doverosa” una proroga. Intanto sabato mattina la pratica sarà votata dal consiglio comunale rapallese. Il sindaco di Lavagna, Giuliano Vaccarezza, ha spiegato che decidere è difficile, fra la città metropolitana e un’eventuale adesione a La Spezia, inoltre entro fine anno uscirà il decreto ministeriale che definirà i criteri per ridisegnare le piante organiche dei comuni, “Con il forte rischio”, dichiara Vaccarezza, “che i comuni liguri risultino sopra organico e che sia necessario rottamare personale”. Il primo cittadino di Casarza Ligure Claudio Muzio, ha affermato la necessità di arrivare consapevoli al voto del 25 settembre, quando il Cal delibererà la propria proposta che invierà poi alla regione. Muzio ha espresso scetticismo anche sugli Ato, dalla gestione delle acque al ciclo dei rifiuti. L’assessore di Recco Giuseppe Rotunno, ha messo in evidenza la contraddittorietà della legge 135, spendig review, e dice “Mentre l’articolo 17 ne determina la riorganizzazione, l’articolo 18 istituendo le città metropolitane, dà loro funzioni che prima non avevano, mettendo a rischio l’autonomi dei comuni”.

E sul tema è intervenuto anche il consigliere regionale e presidente del consiglio comunale di Cicagna Marco Limoncini, il quale sostiene che “La città metropolitana potrà essere una grande opportunità per le comunità locali; Spezia è troppo lontana”.

 

 

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