Genova. Vendemmia uguale all’anno scorso. Questo stando ai dati dell’osservatorio ligure di Confagricoltura, per l’andamento  delle colture viticole e del mercato vinicolo. Dunque la scarsità che si temeva fino a qualche settimana fa sembra scongiurata. Segnali ottimisti anche per la qualità: poche fitopatie e un andamento soddisfacente del ciclo vegetativo, spiegano da Confagricoltura, che ogni anno in periodo prevendemmiale e con uno specifico questionario raccoglie le valutazioni sull’andamento delle colture viticole.  

La produzione vitivinicola del 2012 è stata fortemente condizionata dall’andamento climatico degli ultimi mesi e l’incidenza delle grandinate in alcune aree nei periodi primaverili, la forte carenza idrica di luglio e agosto e le piogge intense della prima settimana di settembre ne hanno determinato l’andamento quantitativo, pur se con differenze fra Nord e Sud e fra uve bianche e rosse. “Stiamo preparando la vendemmia, abbiamo avuto alcuni problemi legati alla siccità e al vento, soprattutto in Valgraveglia, ma quanto rimasto sembra buono e sano”. Questo quanto riferisce Marco Bertani, assessore all’agricolura a Ne. Produzione minore insomma però di qualità, “i contadini si sono attrezzati nella cura delle piante, acqua dei giorni scorsi ha fatto abbastanza bene”, aggiunge Bertani che coglie l’occasione per lanciare un forte appello agli operatori del comparto turistico, ristoratori, agriturismo, a proporre alla clientela i prodotti locali: “ci sono ottime cantine, il nostro vino è di qualità e spesso non si trova nei menù; altrimenti non ci sarà futuro per la nostra viticoltura”, conclude l’assessore. Confagricoltura prosegue ricordando che laddove c’è stata una buona capacità di gestione idrica, come testimoniato in Liguria, la vendemmia ha avuto è avrà un andamento nella norma. Si tratta di un settore in forte crescita “La previsione è sui livelli dello scorso anno con 76.568 ettolitri prodotti, di cui il 54.8 % di bianchi. Il dato significativo è rappresentato dalla crescita del vino prodotto; oltre il 60% di questo vino è a denominazione controllata. La speranza”, chiude Confagricoltura Liguria “è che il mercato internazionale a cui sempre più le nostre aziende vitivinicole rivolgono l’attenzione, sia in grado di assimilare l’inevitabile aumento dei prezzi, legato ai maggiori costi di produzione, e continui a sostenere le nostre esportazioni”.