Hanno lasciato il carcere di Chiavari, dove erano stati portati il 25 agosto, Mauro Trucco e Ivo Nolentini, i due cognati di Cicagna arrestati, con l’accusa di tentato omicidio, per il pestaggio del 34enne marocchino Yassine Aabboudi. L’aggressione risale a domenica 19 di agosto. 

Quello che è certo è che lo straniero era accusato dai due, affiancati da Paolo Suma, 26 anni, già ai domiciliari, di furti in case ed esercizi commerciali della zona. I tre lo hanno raggiunto sulla strada per Verzi di Lorsica e, sicuramente, lo hanno lasciato lì, a tarda ora, in condizioni fisiche che ne hanno determinato, poi, il ricovero in prognosi riservata, sino alle dimissioni di tre giorni fa. Nella loro deposizione davanti al gip Fabrizio Garofalo, Trucco e Nolentini hanno però raccontato di aver trovato lo straniero armato di una roncola e di aver reagito dopo che era stato lui il primo a colpire. Di quella roncola potrebbero essersi, poi, disfatti loro stessi: un elemento che dovrà essere definitivamente chiarito dall’indagine, così come si dovrà chiarire se, finito il pestaggio, i tre abbiano anche gettato il marocchino nel declivio sotto la strada. Ieri, si è tenuta una nuova tornata di interrogatori. “Adesso, attendiamo che arrivino riscontri agli elementi che abbiamo portato e si accerti la realtà dei fatti”, commenta l’avvocato difensore Giovanni Roffo. Nel frattempo, comunque, la novità di oggi, però, è che, a fronte del parere positivo formulato dal pm, Gabriella Dotto, un altro gip del Tribunale di Chiavari, Lorenzo Fabris, ha ritenuto non ci siano più ragioni per tenere i due in carcere, anticipando il pronunciamento del Riesame, che era fissato per lunedì. I due rimangono agli arresti, ma a casa, in attesa dello sviluppo delle indagini e, quindi, ovviamente, del giudizio. Lo straniero aggredito, nel frattempo, si trova ancora nel Tigullio, ospite di una comunità che, per ragioni di sicurezza, non è resa nota.