Chiavari. Aggressione di due sere fa nei boschi di Verzi di Lorsica, la compagnia dei carabinieri di Chiavari ha denunciato per tentato omicidio, tre cittadini residenti a Cicagna. Si tratta di un operaio di 52 anni, un muratore di 26 anni e un pensionato 48enne. Sono stati loro a farsi giustizia da soli, stanchi dei furti avvenuti negli ultimi tempi in Val Fontanabuona. Hanno ammesso tutto davanti ai militari, ed hanno specificato che volevano solo dare una lezione al marocchino di 35 anni, ma non avevano intenzione di farlo finire in prognosi riservata all’ospedale di Lavagna, dove si trova ancora ricoverato in gravi condizioni. 

Poi la situazione è sfuggita loro di mano. Ai responsabili dell’aggressione allo straniero, massacrato con un bastone e un cacciavite, è arrivato il comandante della stazione dei carabinieri di Cicagna, ricollegando l’attività svolta dai militari pochi giorni prima, legata alla prevenzione di furti. Gli era stata segnalata una macchina che corrispondeva a quella descritta dall’aggredito nella camera dell’ospedale, vista la sera in cui era stato picchiato. Unico ma prezioso elemento, fornito dallo straniero, che a causa delle sue condizioni parlava a fatica. Durante i recenti controlli difatti il comandante aveva notato lo stesso modello di auto davanti ad un appartamento e così ieri sera si è recato a fare visita al proprietario. Trovato anche con una ferita alla mano, come detto in pochi minuti, la spontanea confessione, per dire basta ai furti in vallata, imputati la marocchino, visto che era già noto per reati simili, alle forze dell’ordine. Lo hanno così seguito mentre si recava a casa di un parete, e portato in un bosco interno dell’alta Fontanabuona, lo hanno presto a bastonate e ferito. In Fontanabuona da inizio anno i furti in appartamento sono stati tre, uno tentato e durante l’ultimo mese, in zona, un altro tentato e due messi a segno.