Chiavari. Il comune di Chiavari tiene al minimo l’Imu, ad annunciarlo il sindaco Roberto Levaggi, relativamente alla tassazione sulla prima casa e quella sulla seconda casa con contratto di affitto registrato a residenti nell’unità immobiliare e per le case concesse in uso gratuito a familiari e parenti di primo grado. “Nonostante il difficile periodo economico che stiamo vivendo e la situazione finanziaria in cui la precedente amministrazione ha lasciato il comune, mi sono impegnato in campagna elettorale a non alzare l’Imu e così ho fatto”, spiega.

Pertanto l’imposta per la prima casa è allo 0.4% e per la seconda con contratto registrato ai residenti e parenti è pari allo 0.76. Per le casse comunali è un’entrata in meno importante, ma personalmente sto dalla parte dei miei concittadini, non possiamo gravare sulla situazione delle famiglie”, tiene ancora a precisare il sindaco. “La prima casa non si può toccare perché è una sicurezza troppo importante per chiunque e mantenendo l’Imu al minimo si compie un vero e proprio aiuto diretto alla cittadinanza”. Una decisione, quella di applicare l’aliquota al livello più basso, che coinvolge anche le seconde case. “Rappresentano per molte famiglie un sussidio aggiuntivo allo stipendio per fa quadrare i bilanci e premiamo chi ha un contratto di affitto regolarmente registrato”, dichiara Levaggi. Inoltre viene mantenuta al minimo, lo 0.2 %, anche l’aliquota per tutti i fabbricati rurali e a uso strumentale, in modo da non colpire il tessuto lavorativo della città. Il sindaco ha altresì deciso di non applicare l’addizionale Irpef comunale e dice: “La manterremo a zero perché il livello medio degli stipendi in Italia è oramai molto basso rispetto all’incremento del costo della vita, basta vedere il caro benzina e il caro delle bollette di luce e gas per averne un riscontro immediato.” Forte invece, sarà l’impatto per l’Imu sulle seconde case sfitte: l’Imu di Chiavari in questo caso sarà applicata al massimo, ovvero all’1.06%. Per tutti gli altri immobili che non rientrano in queste categorie, l’aliquota sarà pari allo 0.83%.