E’ una doccia gelata e, malgrado le roventi temperature, non fa affatto piacere. Non era all’ordine del giorno, ma, nelle varie ed eventuali, il consiglio dei ministri di oggi ha decretato ufficialmente l’elenco definitivo dei Tribunali da chiudere.

 Rispetto alla versione di 37 di luglio, si scende a 31, nel senso che non chiudono, magari accorpando qualcun altro, Caltagirone, Sciacca, Castrovillari, Lamezia Terme, Paola, Cassino. Significa che il Governo ha tenuto conto soltanto del criterio delle zone ad alta densità mafiosa. Ignorato quello della presenza di nuova edilizia giudiziaria, condiviso dal Tigullio con Bassano. Significa che la giurisdizione ed il Tribunale di Chiavari rimangono nell’elenco di quelli da smantellare. Secondo il ministro, Paola Severino, tra i profili e le posizioni emerse dal Csm e dalle commissione parlamentari, quello della criminalità organizzata era l’unico criterio comune. Alle ortiche, quindi, la sua stessa visita a Chiavari di poche settimane fa, i pareri delle due commissioni e pure tutte le indiscrezioni che volevano la salvezza di Chiavari. Quando non ce lo aspettavamo più, quindi, è arrivato lo schiaffo, anche se si ragiona, adesso, sui tempi: entro due anni possono arrivare decreti correttivi, mentre i trasferimenti, nel nostro caso a Genova, si concretizzeranno in cinque e più anni. Insomma, un nuovo Governo potrebbe modificare la decisione, se il nostro territorio guadagnasse un peso che, però, adesso sembra proprio non venirgli attribuito nei palazzi romani.

“E’ una decisione incredibile, inaccettabile, paradossale – commenta Gabriele Trossarello, presidente del comitato “Salva il tuo tribunale” -. Hanno salvato tutti i Tribunali del Sud, da Cassino in giù”.

E giù, sulla pagina Facebook del comitato, ad una riga di commenti: “avere la mafia sul proprio territorio conviene”, “siamo stati sacrificati politicamente… Noi al posto di Cassino…”, “Politici della zona… Avete contato molto…”, ma anche, in prosettiva: “Ora dobbiamo solo pensare a trasferirsi nella nuova sede – cosa sempre concretamente possibile – e poi venderemo cara la pelle”.

Anche i politici cercano di tenere aperte le prospettive.

Dice il deputato Pdl Michele Scandroglio: “La scelta del Governo di sopprimere il Tribunale di Chiavari è un gravissimo errore. Questo governo di tecnici dimostra per l’ennesima volta di non avere il contatto con la realtà. Non può finire così: ci batteremo per un decreto correttivo che sani questa anomalia”.

Meno dura verso l’esecutivo, pur promettendo ancora impegno, l’Udc Gabriella Mondello, che dice: “Bisogna tenere conto di come negli ultimi mesi la crisi economica ha portato il Governo ad assumere delle decisioni che quando è stato progettato e costruito il nuovo Tribunale erano impensabili”.

“Questo è per Chiavari e per tutto il Tigullio un duro colpo sotto il profilo economico, come ha dimostrato la relazione dell’Università di Genova presentata mesi fa – ricorda il sindaco di Chiavari, Roberto Levaggi -. Spero che resti uno spiraglio di luce e da parte mia mi impegnerò perché tutte le battaglie politiche ancora possibili siano intraprese”.