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Vento forte: rami e alberi caduti, tre incendi boschivi PDF Stampa E-mail
Lunedì 23 Luglio 2012 11:05

Alberi caduti o pericolanti: interventi a ripetizione si registrano, da ieri sera, senza soluzione di continuità, da parte dei vigili del fuoco, soprattutto nell’entroterra del Tigullio centrale e orientale. Causa, ovviamente, è il forte vento, le cui raffiche sono state registrate dal sensore dell’Arpal posto ai Laghi di Giacopiane sino a 110 chilometri all’ora

 e che sulla costa è arrivato, in particolare, da nord, seguendo l’Entella. L’effetto più grave, però, sono stati, sinora, i due incendi alimentati dalle raffiche. Per tutta la mattina odierna, Forestale, vigili del fuoco e volontari hanno operato nella zona Kontiki, sulle alture di Casarza, per un  rogo che interessava un’area boschiva, su un fronte di sessanta metri lineari, scoppiato attorno alle 5. Anche quando il fuoco non si estendeva più, continuava a bruciare sul già bruciato, producendo denso fumo nero. La situazione, comunque, è sotto controllo. E’ stato necessario l’elicottero, invece, ieri, a Leivi, dove nel tardo pomeriggio un altro rogo boschivo si è sviluppato nella zona di San Bartolomeo, arrivando a venti, trenta metri dalle prime case. All’origine, con ogni probabilità, un gesto imprudente, come l’accensione di un fuoco per eliminare sterpaglie, o, addirittura, una sigaretta buttata a terra.  Alberi caduti o pericolanti: interventi a ripetizione si registrano, da ieri sera, senza soluzione di continuità, da parte dei vigili del fuoco, soprattutto nell’entroterra del Tigullio centrale e orientale. Causa, ovviamente, è il forte vento, le cui raffiche sono state registrate dal sensore dell’Arpal posto ai Laghi di Giacopiane sino a 110 chilometri all’ora e che sulla costa è arrivato, in particolare, da nord, seguendo l’Entella. L’effetto più grave, però, sono stati, sinora, i due incendi alimentati dalle raffiche. Per tutta la mattina odierna, Forestale, vigili del fuoco e volontari hanno operato nella zona Kontiki, sulle alture di Casarza, per un  rogo che interessava un’area boschiva, su un fronte di sessanta metri lineari, scoppiato attorno alle 5. Anche quando il fuoco non si estendeva più, continuava a bruciare sul già bruciato, producendo denso fumo nero. La situazione, comunque, è sotto controllo. E’ stato necessario l’elicottero, invece, ieri, a Leivi, dove nel tardo pomeriggio un altro rogo boschivo si è sviluppato nella zona di San Bartolomeo, arrivando a venti, trenta metri dalle prime case. All’origine, con ogni probabilità, un gesto imprudente, come l’accensione di un fuoco per eliminare sterpaglie, o, addirittura, una sigaretta buttata a terra.  

Il fronte degli incendi si è esteso e diversificato, perché un nuovo rogo si è sviluppato, nel corso della mattinata, nei pressi del casello autostradale di Deiva Marina, laddove è stato necessario, sebbene solo temporaneamente, anche evacuare alcune case. Dapprima, il forte vento ha impedito l’attività di due canadair e due elicotteri della Regione, che stavano lavorando sul posto, ma erano stati fatti rientrare. Poi, due di essi sono tornati in azione. In Comune, a Deiva, si è costituito un centro operativo comunale per coordinare le operazioni. Il fuoco sembra ormai domato ma si attende che il vento perduri sino, circa, alle 13 di domani e pertanto, per tutta la notte, proseguirà lo stato di attenzione, con monitoraggio della situazione.    

 

Ultimo aggiornamento Lunedì 23 Luglio 2012 17:05
 

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