Peculato e concussione. Le vere certezze che filtrano circa l’arresto di Antonio Raffone, capo della Capitaneria di Porto, comandante del Porto di Lavagna, sono i capi di accusa con cui i carabinieri lo hanno prelevato, ieri pomeriggio, portandolo nel carcere di via al Gasometro, a Chiavari. 

L’arresto è avvenuto su ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Fabrizio Garofalo e corona una attività di indagine durata più di un mese, condotta dai carabinieri della compagnia di Sestri Levante, con il coordinamento del pm Gabriella Dotto. Peculato, ovvero l’utilizzo a fini personali di strumenti di pubblico servizio, e concussione, ovvero farsi dare o promettere, per sé o per altri, denaro o un altro vantaggio anche non patrimoniale abusando della propria posizione. Sul contenuto delle accuse, però, filtra un elemento solo: a Raffone sarebbe contestato di aver utilizzato per mezzi personali parte del carburante destinato al rifornimento del gommone della Capitaneria. Non si sa, al momento, se l’indagine riguardi, però, anche permessi, controlli, utilizzo di aree demaniali: insomma, tutto ciò che costituisce l’attività della Capitaneria. L’interrogatorio di garanzia è fissato per giovedì mattina, alle 9, ma non si sa ancora se Raffone parlerà o deciderà di avvalersi della facoltà di non rispondere. Raffone è difeso dall’avvocato Matteo Groppo, che lo sentito e riferisce: “Il mio cliente si è visto crollare il mondo addosso. E’ stato spesso tacciato di essere oltre modo zelante e, d’improvviso, si trova arrestato per peculato e concussione”. Il carcere rappresenta la più stringente tra le misure cautelari e, lo ricordiamo, le misure cautelari si applicano se l’indagato può reiterare il reato o inquinare prove.

Antonio Raffone è comandante del porto di Lavagna dal 2009. Giunse da queste parti proveniente da Loano, laddove, secondo le cronache locali, durante una processione patronale, aveva avuto un pubblico alterco con l'allora vice-parroco, episodio per il quale Raffone aveva querelato il sacerdote, accusndolo di molestie nei suoi confronti. E’ autore di un sito internet, ilmaredamare, dedicato, soprattutto, alle specie di pesci, ma anche a consigli vari per vivere il mare.