Tigullio. “Sarebbe meglio il nostro territorio ma se proprio devo scegliere, senza dubbio Genova”. E’ questa la posizione del sindaco di Rapallo Giorgio Costa, in merito al futuro del Tigullio, legato al dimensionamento delle province, che vedrebbe il comprensorio o accorpato alla città metropolitana di Genova o alla provincia di La Spezia. “Siamo abituati a rapportarci a Genova, e la conosciamo”, aggiunge Costa. Per Giuliano Vaccarezza, sindaco di Lavagna, la provincia di Genova dovrebbe rimanere ma aggiunge “Fermo restando che non ci sono i numeri per fare quella di Chiavari, non vedo altra soluzione che un’unica realtà che tenga conto di tutto il Levante, ovvero la nascita della “provincia di La Spezia del Levante”, con possibilità di uffici decentrati sul territorio.” 

Il primo cittadino di Sestri Levante Andrea Lavarello, ricorda che per tanti punti di vista, storici, di legami di vario genere, la città dei due mari gravita sulla provincia di Genova, “Con la quale in questi anni abbiamo stretto un legame efficiente”, dice “ma prima di esprimere giudizi e preferenze, è importante capire quali sono gli scenari che si vengono a delineare, i ruoli delle nuove realtà e soprattutto i livelli di autonomia. Con Spezia gli unici legami sono quelli per Fincantieri”. Nell’entroterra, il sindaco della Valgraveglia, Cesare Pesce, parla “Danno per il comprensorio, a livello di distanza ma non solo, anche dal lato burocratico e aggiunge: “se ci accorpassimo con Spezia, sarebbe un mondo nuovo, ma è un peccato perdere la nostra provincia, viene meno anche la lotta per difendere il tribunale di Chiavari”. Inoltre secondo Pesce, succede un po’ come per le comunità montante, “se c’è un decreto per chiudere questi enti, allora deve valere per tutti.”