Un giro di opere d’arte rubate per un valore di circa un milione di euro è stato scoperto dai carabinieri, nell’ambito dell’indagine per il furto delle cinque opere d’arte, seicentesche e settecentesche, dalla chiesa di San Martino di Velva, tra cui un pregevole ovale raffigurante San Martino, di Giuseppe Passano.

 Determinante, per arrivare al grande risultato, l’atteggiamento seguito, ad inizio indagine, dai carabinieri della stazione di Casarza e dai residenti di Velva, che hanno segnalato loro movimenti di persone sconosciute nei giorni precedenti il colpo. L’attenzione si è focalizzata, allora, su un ex direttore di banca di Reggio Emilia, con seconda casa proprio a Velva, appassionato di arte, soprattutto sacra. E’ nelle sue proprietà emiliane, abitazione e magazzini, che i carabinieri del nucleo tutela del patrimonio artistico, affiancatisi ai colleghi locali nel corso dell’operazione, hanno rinvenuto le prime opere ed anche le armi d’epoca che erano state trafugate dalla casa del custode della chiesa di Velva. I controlli hanno portato, poi, all’arresto di quattro persone e ad una ulteriore denuncia. Tra gli arrestati, figurano l’ex direttore di banca e un antiquario, che teneva le fila del commercio illecito di opere rubate. Complessivamente, in Emilia i militari hanno rinvenuto circa quaranta dipinti, per lo più di Seicento e Settecento, affiancati anche da preziose croci, tutto rubati da case private e chiese delle province, oltre che di Genova, anche di Parma, Reggio, Rovigo, in alcuni casi addirittura nel 1999. Alcune delle chiese che li ospitavano, nel frattempo, hanno subito danni dal terremoto, ma almeno, ora, potranno recuperare il loro patrimonio.