Venite a trovarci nelle nostre pagine Facebook!!!Venite a trovarci nelle nostre pagine Facebook!!!

Bambina ridotta in schiavitù, processo a novembre PDF Stampa E-mail
Martedì 26 Giugno 2012 16:33

Si accorciano i tempi per il processo alla coppia rapallese che, nella ricostruzione del commissariato di polizia e della Procura di Genova, imponeva autentiche violenze alla figlia dodicenne della donna, costringendola a stare sul terrazzo in pigiama o biancheria intima, a mangiare gli avanzi, a non sedersi a tavola, a obbedire agli ordini imposti continuamente. 

Oggi, si è svolta a Genova l’udienza preliminare per la madre della ragazzina, una 38enne ecuadoriana, che è difesa dall’avvocato Fabio Di Sansebastiano. “Volevo semplicemente educare una bambina che, arrivata a otto anni dall’Ecuador, non si era mai corretta”, ha ribadito la madre, che terrà questa linea difensiva al processo. Il risultato, per ora, è comunque il rinvio a giudizio, con le accuse di sequestro di persona e riduzione in schiavitù, che vengono condivise dalla donna con il compagno, 38enne anch’egli, albanese, il quale, invece, ha seguito una linea difensiva in base alla quale le scelte sui comportamenti da tenere con la bambina erano esclusivamente della donna. I due, comunque, saranno in tribunale il 19 novembre: è stata accolta, infatti, l’istanza di anticipazione presentata dalle difese, rispetto alla prima data che era stata assegnata all’uomo, addirittura nella primavera 2013.

Nel Tribunale di Chiavari, invece, sono stati condannati entrambi ad un anno e quattro mesi, con rito abbreviato, i due genovesi arrestati la settimana scorsa a Santa Margherita, per la spendita di banconote false. Lei, 34 anni, badante, si è giustificata, in dichiarazioni spontanee, dicendo di aver avuto bisogno di soldi per pagare la tomba della madre. Rimane agli arresti domiciliari, in attesa di una decisione del giudice. Il fidanzato, 24 anni, disoccupato, ha già ottenuto, invece, la revoca dell’arresto e la sospensione della pena.      

 

Entella TV S.r.l.

Via Dante 74 - 16033 Lavagna (GE)

P.I. 00195830997 - C.F. 02836200101