Consenso sì, consenso no: il tema dell’opinione del Ministero dei Beni culturali circa la strettoia di San Michele è stato oggetto di confronto serrato, a Rapallo, tra maggioranza e opposizione, proprio all’inizio della campagna elettorale. Oggi, si raggiunge una certezza.E’ revocato in via definitiva, infatti, il parere favorevole della Soprintendenza all’abbattimento della villa prossima alla strettoia di San Michele,

 che era stata richiesta dal Comune di Rapallo. Lo fa sapere il consigliere Armando Ezio Capurro, fiero oppositore del progetto, che riferisce la risposta ottenuta da Maurizio Galletti, direttore regionale del ministero per i Beni culturali. Da questi, infatti, è giunta la revoca del provvedimento che era partito, invece, dal Soprintendente. Il parere è revocato in via di autotutela, ma Capurro sottolinea che l’amministrazione è invitata ad astenersi dal procedere dall’opera.E’ proprio quello che dice di non voler fare il sindaco, uscente e ricandidato, Mentore Campodonico, secondo il quale “l’abbattimento delle villa con allargamento della strada ha trovato il largo consenso del consiglio comunale e e della stragrande maggioranza dei rapallesi”.Secondo Capurro, come noto, il provvedimento non sarebbe risolutivo, perché non interesserebbe la parte più stretta della strada, mentre Campodonico dice che si tratta di una posizione “condivisa solo da Capurro e pochi altri con lui”. La conclusione, allora, è che l’amministrazione non rimanda la pratica al prossimo mandato, vuole proseguire con la conferenza dei servizi già aperta e, pertanto, presenterà ricorso al Tar contro il provedimento di Galletti. 

Vincolo numero due: è una blindatura, quella che il ministero per i Beni culturali, sezione regionale della Liguria, pone sulla villa prossima alla strettoia di San Michele. Ancora una volta, neanche a dirlo, il nuovo documento riguardante quel tratto di strada è stato diffuso dal consigliere regionale Armando Ezio Capurro, fiero oppositore del progetto. Il direttore regionale del Ministero, Maurizio Galletti, evidenzia, in questa lettera, che “è risultata inefficace la richiesta di sospendere la conferenza dei servizi”, e conclude: “Considerato che nel perdurare della tesi del Comune di Rapallo vi è il rischio di perdere il bene, attribuito alla produzione giovanile dell’architetto Riccardo Haupt, comunichiamo l’avvio del procedimento di dichiarazione dell’interesse culturale”.Insomma, più che mai è braccio di ferro, ormai tra Ministero e Comune, con l’amministrazione Campodonico più che mai decisa a portare avanti l’iter della conferenza dei servizi, tanto da ricorrere al Tar contro il Ministero. Per il sindaco, infatti, l’arretramento della villa, ricostruita più a monte, consentirebbe il tanto atteso allargamento della strada. Capurro, invece, secondo il quale il punto più stretto è, in realtà, poco oltre, adesso scrive alla Corte dei Conti, dicendo: “Non è ammissibile che il Comune continui a spendere soldi propri per difendere un progetto che è, di fatto, privato”.