Adesso è tutto ufficiale. Via libera al bacino unico per la gestione del trasporto pubblico locale. Basta con le zone corrispondenti alle quattro province, più la quinta, ovvero il Tigullio. La giunta regionale, oggi, su proposta dell’assessore ai trasporti, Enrico Vesco, ha varato la nuova legge

 che prevede la creazione di un bacino unico e l’indizione, nel 2013, di una gara per assegnare, contemporaneamente, la gestione ad una azienda altrettanto unica. “A questo punto – conclude Vesco – in attesa del bando di gara per il 2013, invitiamo tutte le aziende ad organizzarsi per arrivare preparate all’appuntamento. Come Regione, infatti, chiederemo garanzie sia sul fronte finanziario, sia su quello tecnico, in vista dell’azienda unica, tenendo conto che le cinque aziende presenti oggi producono 65 milioni di chilometri all’anno”.

Sicuramente, da qui all’anno prossimo, non mancheranno le polemiche. C’è già, del resto, chi sottolinea come l’indebitamento dell’Atp, azienda del Tigullio, sia clamorosamente inferiore a quello della genovese Amt, e come, quindi, la riunificazione farebbe pagare alla provincia il debito di Genova. C’è anche chi sottolinea le diverse condizioni contrattuali dei lavoratori, anche in questo caso migliori per i dipendenti Amt. All’articolo 13, la legge varata oggi prevede, anzitutto, la clausola sociale per la salvaguardia di tutto il personale delle cinque aziende esistenti, ma anche il mantenimento delle condizioni economiche previste in ogni singola azienda.

Nel frattempo, sempre oggi la stessa giunta ha anche ripartito, tra ferro e gomma, le risorse annuali del trasporto pubblico locale: 123 milioni di euro vanno agli autobus, 88 al contratto di servizio con Trenitalia.