Casarza Ligure. Sala giochi a Casarza Ligure, interviene nuovamente il gruppo di opposizione per dichiarare che i sospetti che avevano erano fondati. Il gruppo “Insieme per Casarza”, che era intervenuto di recente, attraverso la presentazione di una mozione, per chiede uno stop a tale progetto, dice adesso che in realtà il sindaco aveva già individuato l’area, ossia un capannone di Via Tangoni, destinato alle attività industriali dal Puc, ma in realtà vicino ad alcune abitazioni, osservano ancora i componenti di “Insieme per Casarza”. 

La minoranza ricorda poi le prese di posizione dei comuni di Lavagna, Cogorno, Chiavari e Rapallo e chiede alla giunta di scongiurare l’espansione delle video lottery, scoraggiando chi intende intraprendere attività di questo genere. Il gruppo ribadisce anche che nel 2007 il consiglio comunale si era espresso all’unanimità, contro tale progetto. Infuriato il sindaco Claudio Muzio, che spiega subito che l’unica richiesta avuta è stata quella di poter aprire un circolo privato, con possibilità di somministrare alimenti e bevande, e  si dice disposto ad un confronto pubblico con il capogruppo, l’ex primo cittadino, Fabrizio Gallo. In merito alla seduta di giunta del 2007, aggiunge che il voto non è stato unanime, c’erano due astenuti e che comunque nonostante l’urgenza del documento, per oltre due anni non è stato fatto nulla, difatti, prosegue, “ad oggi non esiste una regolamentazione”. Personalmente si attiverà presso il ministero ma ricorda che l’opposizione non può chiedere atti illegali. “Se il gioco è lecito e lo stato lo promuove, preferisco come cittadino”, ci tiene a precisare Muzio, “che venga svolto in sale con un controllo di tutte le persone che entrano ed escono, piuttosto che la diffusione di macchinette ovunque, con accesso anche ai minori; chiedo loro rispetto a questo cosa hanno fatto”. In merito infine all’area di Via Tangoni, Muzio specifica che non ci sono abitazioni, e che in ogni caso si tratterebbe solo di un circolo ricreativo, con possibilità, come chiesto da alcuni cittadini, di poter inserire un biliardo, per giocare e partecipare a gare, come accadeva un tempo. Insomma sembrerebbe trattarsi di un’associazione sportiva dilettantistica.