Il Tribunale del Riesame di Torino si riserva la decisione sulla liberazione di Gabriele Filippi, il ragazzo di Santa Margherita arrestato, con altri, nell’ambito dell’inchiesta per la manifestazione della Val di Susa dello scorso luglio, degenerata in scontri. L’avvocato Laura Tartarini ha chiesto, per il suo assistito, la scarcerazione, o, in alternativa, misure cautelati meno dure 

rispetto al carcere: l’obbligo di dimora a Santa Margherita o, massimo, gli arresti domiciliari. La decisione potrebbe arrivare già domani.

Nel frattempo, oggi, dal Tribunale di Chiavari, sono arrivate due sentenze di peso.

Due anni e due mesi. E’ questa la condanna che il Tribunale di Chiavari ha inflitto al 23enne, residente a Casarza, accusato da una adolescente lombarda che, alla fine dell’agosto scorso, ha raccontato ai carabinieri di essere stata violentata dal ragazzo, suo conoscente, nell’auto di lui, in una proprietà privata di Riva Trigoso, in via Palermo. La sentenza è stata pronunciata dal giudice per l’udienza preliminare Fabrizio Garofalo, al termine di un procedimento con rito abbreviato. Il giudice, quindi, ha riconosciuto la colpevolezza del giovane, malgrado questi sostenesse che si trattava di rapporto consenziente. Il pubblico ministero, Gabriella Dotto, aveva chiesto tre anni. La pena appare tutto sommato abbastanza lieve per uno stupro, ma si abbina ad una provvisionale pesante: 20mila euro, mentre altri risarcimenti potrebbero essere imposti, perché la ragazza si è costituita parte civile. L’avvocato Giovanna Novaresi, che difende il giovane, preannuncia Appello contro la sentenza. Nel frattempo, il 23enne, che era stato scarcerato dal Tribunale del Riesame, resta in libertà.

Sempre questa mattina, un 77enne di Rapallo è stato condannato per l’omicidio colposo del pensionato Achille Cipolla, investito mentre attraversava sulle strisce, sul lungomare di Santa Margherita, nell’ottobre del 2008. L’anziano morì una quarantina di giorni dopo e la condanna è pesante: due anni di arresto. Il procuratore capo Francesco Cozzi, che rappresentava l’accusa, aveva chiesto due anni e 4 mesi.