Anche quest’anno, come consuetudine, nelle giornate che precedono le feste di Natale e Capodanno, le Capitanerie di Porto della Liguria hanno dato vita ad una serie di controlli sul pesce, dalla cattura alla vendita al dettaglio. In particolare, nel Tigullio, quella di Santa Margherita ha controllato 42 punti vendita di grande distribuzione, 35 ristoranti, due mercati ittici, 11 pescherecci.

 Il tutto in due momenti, dal 5 al 7 dicembre e dal 14 al  23. “Rispetto alla mole di controlli, si è registrato un numero di violazioni relativamente contenuto, e comunque inferiore all’anno scorso”, riferisce il comandante della Capitaneria di Santa Margherita, Emiliano Santocchini. Il bilancio, comunque, riporta il sequestro in mare, per irregolarità dei pescherecci, di 30 chili di pesce, poi evoluti in beneficenza. Quattro violazioni sono state riscontrate nell’etichettatura del pesce in vendita ed una è invece di natura sanitaria. In un caso, è intervenuto anche il personale veterinario della Asl, per verificare lo stato di conservazione di prodotti surgelati risultati, poi, scaduti. Le sanzioni complessive, allora, sono state sei, per poco meno di 8mila euro.

“La ridotta attività sanzionatoria – commenta ancora Sanrocchini - sembrerebbe evidenziare come l’opera costante di prevenzione e di sensibilizzazione, attraverso i frequenti controlli effettuati sia terra che a mare nel corso dell’intero anno, abbia sortito l’effetto sperato di una sempre maggiore osservanza della normativa vigente da parte di tutti i soggetti che operano lungo la filiera ittica”.