Sono ancora più lunghi, i tempi per la definizione della vicenda della Colonia Fara. Oggi è stata pubblicata l’ordinanza del Consiglio di Stato che dice no alla richiesta del Comune di Chiavari. La vicenda è abbastanza complicata. Sull’ultimo ricorso relativo alla vendita dell’immobile, quello della Società Gli Scogli, il Consiglio di Stato, di fatto, aveva sospeso il proprio giudizio,

 in attesa che il Tar della Liguria si pronunciasse su un altro contenzioso tra Gli Scogli e il Comune di Chiavari. Lo stesso Comune aveva chiesto di non applicare questa sospensiva, ma con l’ordinanza di oggi il Consiglio di Stato ha detto no. Nel frattempo, il Tar si è pronunciato sull’altro contenzioso, confermando che il Comune non può obbligare Gli Scogli a modificare il progetto del cantiere di Preli inserendo nuove opere di difesa a mare.

“Noi abbiamo sempre sostenuto che le due questioni fossero separate – commenta l’assessore comunale all’urbanistica, Antonio Segalerba – ma adesso noi presentiamo ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza sulle opere a mare e, a questo punto, chiediamo anche una trattazione congiunta anche con la pratica della vendita”.

Insomma, alla prossima sentenza dovremmo avere una parola finale su tutta la vicenda, sapendo se “Gli Scogli” debbano realizzare una nuova diga a Preli e, soprattutto, se il Comune sia autorizzato a vendere l’immobile, ricavando gli sperati 17 milioni di euro della Centro Arte srl. La certezza, sinora, è che i tempi si allungano parecchio: “Ci vorranno sei mesi – pronostica Segalerba, commentando –. Purtroppo, in Italia, ci sono giochi burocratici tali che non si riesce ad amministrare”.