Si avvicina l’apertura degli impianti di risalita di Santo Stefano. I sindacati, però, chiedono una riunione in Regione con la società Santo Stefano d’Aveto Servizi: a quanto se ne sa, infatti, l’organigramma dei dipendenti, dopo la recente interruzione di contratti con sette che vi avevano lavorato l’anno scorso, non sarebbe tale da consentire l’apertura.

La Società Santo Stefano d’Aveto servizi, però, nega che ci siano problemi nell’organigramma: “Abbiamo già provveduto a fare assunzioni in base alle norme del contratto collettivo nazionale”, dice l’amministratore delegato, Giacomo Bertone, secondo il quale “queste persone sosterranno le visite mediche nei prossimi giorni, per iniziare il loro regolare lavoro”. La nuova pianta organica prevedere, secondo quanto riferisce Bertone, nove dipendenti nei rifugi, più sette sugli impianti, oltre ad un responsabile tecnico a tempo indeterminato. Sarebbero solo tre i contratti a chiamata e, pertanto, non ci sarebbe neppure più bisogno di richiedere una deroga ai sindacati. Nessun problema nemmeno con le responsabilità per quanto riguarda la sicurezza, perché è stata rinnovata, a differenza di quanto a conoscenza dei sindacati, la convenzione con il Soccorso alpino. Noi torneremo, comunque, più dettagliatamente sulla posizione della società nel telegiornale di domani.