Rimane tristemente chiusa, l’agenzia di scommesse sportive di cui, insieme ad altri soci, Aldo Vaccaro, noto a tutti come “Cippi” era titolare. I locali sono sotto sequestro, a disposizione dell’autorità giudiziaria, che continuano a lavorare sull’attività e sul passato della vittima, alla ricerca di elementi che possano giustificare una uccisione. 

L’ipotesi della rapina terminata in tragedia, del resto, è sempre più difficile da ritenere come quella più probabile. Quella che ha stroncato la vita del chiavarese, l’altra notte, sembra proprio una esecuzione in piena regola. I carabinieri della compagnia di Chiavari, allora, interrogano i soci e gli amici di Vaccaro, i frequentatori della sala giochi, senza trascurare gli accertamenti sulla Y10 scura utilizzata dal killer e dai suoi due complici per scappare, e poi abbandonata a Leivi, in via Selaschi. Un vertice tra gli inquirenti, in Procura, per fare il punto della situazione si è svolto in tarda mattinata. Nel frattempo, sempre questa mattina, il medico legale Marco Salvi ha ricevuto l’incarico per procedere con l’autopsia sul corpo della vittima. L’esame dovrebbe suffragare il racconto del principale testimone, cioè l’amico che affiancava Vaccaro al momento dell’aggressione, accertando il numero dei colpi che hanno raggiunto l’uomo e la distanza da cui sono stati sparati. Terminato questo esame, il pubblico ministero che segue l’inchiesta, Gabriella Dotto, potrà autorizzare lo svolgimento del funerale. A dare l’ultimo saluto all’uomo saranno la madre, il fratello ed i tantissimi amici che hanno già espresso il loro dolore.