Lavagna. “Intraprenderemo azioni coordinate, e lavoreremo tutti insieme, per ribadire la nostra contrarietà alla chiusura della centrale operativa del servizio 118 di Lavagna”. Questa la posizione di Fabio Mustorgi, Presidente della Croce Bianca e di Piergiorgio Brigati, Presidente dei Volontari del Soccorso di Sant’Anna. Già espressa in passato la contrarietà al trasferimento della centrale a Genova, adesso che il progetto è passato in Giunta, dopo l’approvazione in Consiglio Regionale diverrà definitivo, non si placano gli animi di chi è contrario.

 Mustorgi aggiunge che ormai non si tratta più di un comportamento istituzionale ma solo politico, “orientato ad una punizione e sottrazione risorse per il nostro territorio. Il 118 su Genova non opererà come da noi, le due centrali lavorano in modo diverso, sarà il caos, e la qualità del servizio verrà meno, sono le stesse pubbliche assistenze genovesi a confermarlo”, dice ancora Mustorgi. Niente di personale con il direttore della centrale genovese, non si tratta di persone ma di sottrarre competenze al Tigullio, ha ribadito ancora Mustorgi. Sulla stessa lunghezza d’onda Brigati, che tira in ballo anche le quote pro capite con le differenze, rispetto ad esempio alla Asl 3 e ricorda che metterà in atto azioni coordinate con le altre pubbliche assistenze, con l’auspicio che magari ci siano ancora i termini per fare un passo indietro. Sul 118 interviene anche Fabio Broglia, Presidente della Croce Verde di Sestri Levante: “Occorrerà verificarne la bontà una volta messa in atto, e per questo è difficile esprimere dei giudizi; se questa iniziativa non ha effetti sull’efficienza del servizio ma si inserisce nella volontà di razionalizzare il sistema dell’emergenza potrebbe anche andare bene.”