| Uccise la cugina a Rapallo, condanna a 14 anni e mezzo |
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| Venerdì 17 Giugno 2011 17:56 |
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Condanna confermata, per Aleksander Azarov, il 40enne, cittadino russo, riconosciuto come colpevole dell’omicidio della cugina, Natalia Proshina, avvenuto a Rapallo, dove la donna, insieme al marito, ospitava in casa il cugino. Il fatto risale al dicembre del 2009. Il corpo fu rinvenuto, riverso in un fossato, in una zona boschiva soprastante il campo da golf, in zona Ronco.
Determinante, per l’individuazione, era stata la confessione dell’uomo, raggiunto a Roma dagli inquirenti, coordinati dal compianto pubblico ministero Margherita Ravera. Difeso dall’avvocato Massimo Gazzolo, il quarantenne è stato condannato, oggi, dalla Corte d’assise d’Appello a 14 anni e sei mesi di reclusione, in linea con quanto richiesto dal procuratore generale. E’ la stessa condanna che era stata inflitta ad Azarov il 25 novembre del 2010, dal tribunale di Chiavari, in primo grado. Il legale, peraltro, preannuncia anche che non ricorrerà in Cassazione, per cui si può ritenere questa condanna prossima a passare in giudicato: “Ho portato alcuni elementi in corte d’assise soprattutto per vedere valutata meglio l’attenuante della confessione – dice l’avvocato Gazzolo -, ma a questo punto ci fermiamo qui”. Il delitto era stato consumato per strangolamento. Dopo che i due cugini erano usciti insieme, portando fuori il cane di lei, l’ennesimo litigio era degenerato e l’uomo si era servito, come arma, del guinzaglio. |