Colpo di scena, nella vicenda giudiziaria riguardante la farmacia di San Siro. Oggi, infatti, il Tar della Liguria ha pubblicato la sentenza emanato dai giudici Enzo Di Sciascio (presidente), Raffaele Prosperi e Oreste Mario Caputo, dove sono accolte, almeno parzialmente, le motivazioni contro la vendita della farmacia comunali proposte da un nutrito gruppo di cittadini, rappresentanti dall’avvocato Daniele Granara.

 Il ricorso era presentato sulla base di tre argomentazioni: due sul tipo di procedimento seguito per l’alienazione, la terza sul fatto che la vendita, come sintetizza il giudice, “avrebbe come effetto la cessazione della destinazione a pubblico servizio dell’immobile, appartenente al patrimonio indisponibile del Comune, poiché l’acquirente potrebbe trasferire la farmacia dai locali comunali, condotti in locazione, in altro immobile”.

Non essendo presente, nel bando per la vendita, alcun vincolo di destinazione dell’immobile, e prevedendo, di per sé, il contratto di locazione, la facoltà di recesso, la terza parte delle argomentazioni dei ricorrenti è stata accolta dal Tar, che ha così attribuito al Comune di Santa Margherita ed ai vincitori dell’asta per la vendita il pagamento di due terzi delle spese della vertenza, pari a 4mila euro.

“E’ una bella vittoria della società civile – commenta l’avvocato Granara -. Una amministrazione non può alienare beni della collettività senza curarsi della loro destinazione. Ci sono dei limiti nell’attività di una amministrazione. Gli interessi della collettività non possono essere compromessi”.