Forse se ne parlerà, soprattutto, perché la manifestazione di Genova è stata turbata da problemi di ordine pubblico, con scontri tra la polizia ed alcuni partecipanti ad un corteo non organizzato, e una decina di feriti. La Cgil, prendendo le distante dall’episodio, preferisce ribadire le ragioni del quinto sciopero generale proclamato dall’insediamento dell’attuale Governo. 

In tanti, oggi, hanno scioperato per chiedere diverse politiche economiche. Alla manifestazione di Genova, hanno preso parte, questa mattina, circa 250 persone provenienti dal Tigullio: tra Sestri e Chiavari, con tappe a Rapallo e Recco, sono partiti, infatti, quattro pullman, cui si affiancano diverse auto private. L’adesione allo sciopero degli iscritti alla Cgil, ovviamente, ha provocato alcune interruzioni nei vari servizi. All’Atp, dove lo sciopero era stato proclamato tra le 9 e le 17, si sono effettivamente astenuti più del 50% dei lavoratori, con punta del 60% nel bacino del Tigullio e proporzionali cancellazioni del servizio. Con qualche ritardo e, magari, qualche tragitto ridotto, quasi regolare è stato, invece, il servizio ferroviario nel pomeriggio, tra le 14 e le 18. Secondo i dati della Cgil, tra personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nelle scuole del Tigullio ha scioperato l’80% dei lavoratori. Disagi e limitazioni al servizio si sono avuti anche in banche, assicurazioni e poste. All’Agenzia delle entrate, sempre secondo la Cgil, si è astenuto il 36% dei lavoratori. Le punte più alte, però, si sono avute tra i metalmeccanici: adesione al 95% all’Arinox ed al 70 alla Fincantieri di Riva.