Si è conclusa con un doppio patteggiamento, la vicenda dei due agenti di polizia municipale di Chiavari che erano accusati di peculato, perché l’indagine nei loro confronti, partita da un esposto anonimo, aveva accertato che i due telefonavano, dal comando, sui propri cellulari, per ottenere la ricarica del credito proporzionale alle chiamate ricevute. Le chiamate venivano effettuate, per lo più, durante i turni di notte.

A processo, con la stessa accusa, è andata anche una collega, assolta, però, con rito abbreviato. I due condannati, tuttora in servizio a Chiavari, hanno già rimborsato il Comune del danno economico provocato, ed il patteggiamento tra gli avvocati difensori ed il sostituto procuratore Gabriella Dotto si è concluso con l’accordo sei mesi di reclusione, con pena sospesa, ratificato dal gup Mauro Amisano.Si concluderà, invece, il primo marzo, la vicenda giudiziaria di Salvatore Iabichella, il rapallese accusato di rapine a carico di alcune prostitute rumene, violentate, peraltro, in tre casi su quattro. Le vicende in questione sono quelle avvenute a Genova, nel marzo del 2010: una ragazza è rimasta anche sfregiata dall’uomo con un cutter. Per un altro episodio di rapina e violenza, avvenuto a Chiavari, il rapallese è già stato condannato a 4 anni e 10 mesi di carcere. A Genova, invece, il pm ha chiesto, per i quattro episodi, una condanna ulteriore a sette anni.