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Caso Preli, condannati Vittorio e Alessandro Agositno |
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Giovedì 17 Febbraio 2011 19:29 |
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Una sentenza clamorosa, che piomba a ciel sereno e sconvolge la situazione di Chiavari. La Corte d’Appello di Genova, infatti, ha ribaltato la sentenza che, in primo grado, era arrivata dal Tribunale di Chiavari. Vittorio Agostino, sindaco di Chiavari, e suo figlio Alessandro, architetto e, oltre a questo, segretario cittadino della Lega Nord, sono stati condannati per concussione in relazione al caso Preli, ovvero l’ormai famosa vicenda in base alla quale il padre, sindaco, avrebbe favorito il figlio, progettista. La vicenda, come noto, era stata interpretata diversamente,
ovvero senza reati, in primo grado, con l’assoluzione di tutti i protagonisti. In Appello, invece, la sentenza è stata ribaltata. Le uniche conferme riguardano l’assoluzione dell’ex sindaco Alessandra De Barbieri, deceduta nel frattempo, e dell’ex dirigente comunale Valcarenghi. Per Vittorio (all’epoca dei fatti, presidente del consiglio comunale e delegato all’urbanisitica) e Alessandro Agostino, invece, la nuova sentenza cambia tutto. L’accusa di abuso d’ufficio, infatti, è da ritenersi prescritta, perché sono trascorsi i termini, mentre quella di tentata concussione, nel giudizio del collegio presieduto dalla dottoressa D’Angelo, è meritevole di condanna: 6 anni di reclusione quella a carico di Vittorio Agostino, 4 quella per Alessandro. Alla reclusione, bisogna aggiungere alcune decine di migliaia di euro di revisionale da versare alle tre società che si erano viste bloccare il progetto, costituitesi parti civili. Ovviamente, si tratta della seconda tappa di un processo che ne avrà sicuramente una terza, con il ricorso degli Agostino in Cassazione. E, come aveva detto prima della prima sentenza, Agostino non aveva intenzione di dimettersi. |
