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La tragedia del Monte Bue PDF Stampa E-mail
Lunedì 31 Gennaio 2011 12:22

Una tragica fatalità ha portato via con sé Marco Corvisiero, trentenne, originario di Santa Margherita, ormai residente a Genova, nella zona di Quarto, con la moglie Deborah. Proprio di domenica, con la gente sulle piste, è arrivata la nevicata che ha provocato una terribile valanga: venti metri di fronte si sono staccati dal costone del Monte Bue, travolgendo il 29enne, con brevetto di maestro di sci. Era sceso dalla seggiovia del Monte Bue, riaperta dopo quasi due mesi segnati dallo scarso innevamento, con due amici, anche loro particolarmente esperti di neve e di Val d’Aveto.

Marco Corvisiero era un maestro di sci di Santo Stefano da due anni, e le nostre immagini che lo ritraggono sugli sci ci riportano un giovane molto abile ed evidentemente appassionato. Così, ieri, ha fatto quello che non avrebbe dovuto, imboccando la cosiddetta pista bianca, ovvero un fuori pista che collega Monte Bue e Prato della Cipolla, estraneo alle due piste ufficiali, rossa e azzurra. L’ondata di neve fresca staccata dal forte vento lo ha travolto e trascinato per circa duecento metri. Con ogni probabilità, ha riportato gravi lesioni nell’urto con uno o più alberi, poi è rimasto sepolto sotto due metri di neve. Immediati, dopo la segnalazione dei compagni, è scattato l’intervento degli uomini del soccorso alpino, che hanno individuato il corpo quando erano circa le 16. Un battito, flebile, c’era ancora, ma sono risultati inutili tutti i tentativi del medico del 118 di rianimare il giovane, trasportato con il gatto delle nevi sino a Rocca d’Aveto, sono risultati vani. La morte è occorsa dopo le 18. Nel frattempo, l’elicottero dei vigili del fuoco che era stato chiamato per trasportarlo al San Martino era inutilizzabile. In fase di atterraggio, infatti, aveva colpito degli alberi con le pale, alla Cipolla, costringendo il pilota ad un drammatico atterraggio dal quale, per fortuna, i sette occupanti sono usciti illesi. L’unico elicottero atterrato senza incidenti sulle alture della Val d’Aveto, ieri, è stato quello dello stesso Soccorso Alpino, che ha portato in quota uomini e mezzi.

Ultimo aggiornamento Lunedì 31 Gennaio 2011 12:23
 

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