Dopo la lettera al ministro Galan decisa dai Comuni di Santa Margherita, Portofino e Camogli, anche Lavagna e Sestri Levante prendono posizione per chiedere di riprendere la pesca al rossetto. Al Ministero, infatti, i due Comuni hanno inviato una lettera in cui si dice che la pesca al rossetto viene praticata da piccole imbarcazioni e non su scala industriale, che si svolge in un periodo dell’anno e con licenze limitate, che rappresenta una importante sinergia tra l’attività di pesca e quelle di ristorazione locali.

 Inoltre, sottolineano i due Comuni, l’area del nostro ambiente marino dove si esercita questo tipo di pesca è limitata per la presenza di ampie zone di scogliere sommerse. A firmare la lettera, a nome delle rispettive amministrazioni, sono stati gli assessori Luigi Di Lorenzo per Sestri e Lorenzo Dasso per Lavagna, che concludono: “Praticare questo tipo di attività, in questa zona, con i criteri sopraindicati non può costituire elemento di difficoltà per la salvaguardia della specie”. Con questi argomenti, quindi, si chiede al Ministero una deroga, rispetto alle norme europee che hanno vietato la pesca al novellame in genere, come forma di tutela delle specie. Il primo appello era stato redatto, addirittura, con la consulenza del direttore dell’Area Marina Protetta, Giorgio Fanciulli, ora il fronte istituzionale favorevole ai pescatori si allarga.