Erano partiti carichi di speranze, sindaci della Fontanabuona e consiglieri regionali, questa mattina, alle 7,32, dalla stazione di Chiavari. Vi tornano, stasera, ancora con il sorriso sulle labbra, in linea con le migliori previsioni possibili. E dire che era iniziata davvero male, con Pietro Ciucci, presidente dell’Anas, che riferiva quanto sinora elaborato dal professor Marco Ponti, del Politecnico di Milano, nel suo studio su costi e benefici, o, meglio, costi e ricavi, dell’eventuale opera: “benefici ridotti”, “uno studio che è un ostacolo forte”, diceva Ciucci. Secondo indiscrezioni, si sarebbe calcolato che, con un pedaggio di 26 centesimi, l’opera si sarebbe ripagata, in tempi ragionevoli, solo per il 5%.

“Per fortuna, c’è stata una seconda parte dell’incontro – sottolinea Gabriele Trossarello, sindaco di Moconesi -, in cui abbiamo parlato di come l’opera potrebbe rivalutare tutta l’area”.“Arriverebbero benefici ad un territorio che comprende cinque vallate (Fontanabuona, Graveglia, Aveto, Sturla e Trebbia) tutte interessate all’imminente apertura dell’ospedale di Rapallo”, ha detto Burlando che, allora, ha concordato con Matteoli la decisione tanto attesa: Società Autostrade e Regione Liguria finanzieranno, metà per uno, non più uno studio di fattibilità, ma un progetto preliminare avanzato. “Facciamo magari un progetto più frugale”, ha detto Burlando: si ragionerà, quindi, su un tunnel a canna unica, senza separazione fisica tra le due carreggiate, in base al quale i costi scendono di più di un terzo, tornando attorno ai 150, 300 milioni. “Le parti si rivedranno le prossime settimane per firmare la convenzione – dice il consigliere regionale Marco Limoncini, che commenta -. Finalmente, si mette un punto fermo per la realizzazione del tunnel”.E lo studio del professor Ponti, a questo punto, rimane tra parentesi, o comunque verrà integrato con considerazioni sullo sviluppo economico dell’opera, senza limitarsi agli introiti monetari.  “Il Ministro ha evidenziato che, se fosse contrario all’opera, ci avrebbe spedito quello studio, bloccando tutto lì, invece ci ha convocati per andare avanti”, sottolinea il presidente della Comunità Montana, Corrado Bacigalupo. Per l’assessore regionale Giovanni dice invece: “Ancora un volta si è dimostrato l’impegno della Regione Liguria per risolvere le principali criticità del levante genovese”.  Dopo aver realizzato il progetto, poi, si tornerà a parlare dei finanziamenti per la costruzione effettiva dell’opera: “Potrebbe essere il primo stralcio del progetto complessivo di gronda del Levante”, dice Gino Garibaldi e, con lui, gli altri consiglieri del Pdl.