Saranno 4.500 le persone evacuate, domenica prossima, a Recco, per lo sminamento dell’ordigno bellico rinvenuto nel cantiere di via XXV aprile dove è in corso la realizzazione del cosiddetto “grattacielo”. Dal vertice di questa mattina in Prefettura, infatti, è emerso che il raggio di distanza dalla bomba entro cui tutte le case dovranno essere sgomberate sarà di 400 metri, e non 150, come si era preventivato venerdì scorso. Significa che sarà bloccato il traffico ferroviario, come già preventivato, e che il casello A12 di Recco sarà chiuso in uscita, ma anche (ed ecco le novità negative) che non si potrà transitare, né lungo l’Aurelia, né da e per Avegno e Uscio.

Questo, a partire dalle 10: l’ora X di domenica mattina. Sino alle 11, le forze dell’ordine controlleranno che le case siano effettivamente sgombere. Dopo, si procederà allo sminamento, sollevando la bomba dalla sua collocazione attuale, con tutte le cautele del caso, e portandola in una cava a farla esplodere.  Un centro di raccolta dei residenti che non abbiano un luogo alternativo dove recarsi sarà allestito alla focacceria della Manuelina, che, a questo punto, però, potrebbe non bastare. Toccherà agli uffici comunali valutare le esigenze e le richieste, ed eventualmente attivare altri punti, nella zona di San Rocco o nei Comuni confinanti di Avegno e Sori.