| Cavalla salvata con l'elicottero in alta Val Graveglia |
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| Martedì 12 Ottobre 2010 17:54 |
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Secondo quanto ricostruito, ha girovagato per tre settimane nell’entroterra del Levante, tra Maissana e Ne, passando dal Monte Porcile. Lo ha fatto da ferita, perché, correndo via, in qualche occasione non ben conosciuta, si è portata via un laccio, che le si è arrotolato attorno ad una zampa. Potrebbe trattarsi di una trappola di cacciatori, con il fosco sospetto del bracconaggio, anche se, al momento, manca la certezza.
Si tratta, in ogni caso, di una cavalla, appartenente al branco semibrado di una trentina di esemplari che abitano la zona dell’altra Val Graveglia ed i territorio immediatamente confinanti. Diversi appassionati stavano cercando da giorni di recuperare, perché potesse essere curata. E’ stata avvicinata solo ieri mattina, sul Monte Porcile, crinale tra le valli Graveglia, Vara e Petronio. Ad occuparsene, alla fine, sono state persone dell’associazione allevatori, uomini del Corpo Forestale dello Stato ed un veterinario della Asl 4. L’animale è stato sedato, in modo che potesse essere raccolto, con un gancio baricentrico, dall’elicottero dei vigili del fuoco. Era questo l’unico modo possibile per garantire le necessarie cure, visto che la cavalla era ormai bloccato in un’area particolarmente impervia del Monte Porcile. L’intervento è stato effettuato oggi pomeriggio. Gli elicotteristi l’hanno poi posata nuovamente a Statale, dove il veterinario l’ha presa in consegna per le necessarie cure. |