La notizia era nell’aria da tempo, ma si è concretizzata stamattina. Inutili, evidentemente, i tentativi del presidente della giunta regionale, Claudio Burlando, di far desistere Ezio Chiesa dalle sue intenzioni. Il Tigullio ha un assessore regionale in meno: Ezio Chiesa, infatti, si è dimesso, lasciando l’incarico in giunta, dove aveva la delega alle infrastrutture, fondamentale, peraltro, per il territorio del Levante, dove si discute di tunnel della Fontanabuona, gronda, Cento Croci e viale Kasman. Chiesa lascia la giunta regionale, ma rimane in consiglio. Attenzione, però, non nel gruppo del Partito Democratico, nelle cui fila era stato eletto, ma con adesione al gruppo misto. 

Per le motivazioni dettagliate del proprio gesto, Chiesa rimanda ad un conferenza stampa, da convocarsi appena passata l’emergenza maltempo, ma, nella lettera inviata al presidente Burlando, il riferimento principale è alla dichiarazione contestata dal Comune di Genova, nella quale Chiesa diceva che la Regione avrebbe valutato il tracciato della gronda di ponente: “Una semplice dichiarazione peraltro pertinente in quanto ho sempre ritenuto opportuno dividere il ruolo tra amministratori e funzionari ha scatenato una reazione da parte dell’amministrazione comunale di Genova credo ingiustificata e controproducente”.

Queste le sue parole, ma quello che si sa è che qualche contrasto Chiesa lo aveva avuto anche dentro al Pd. Era stato lui a criticare, nel Tigullio, la scelta di Luca Garibaldi come segretario di federazione: “Ritengo opportuno non rispondere al Comune e a quello che sino a oggi è il mio partito – aggiunge, infatti, Chiesa -, evidenziando le numerose problematiche che la Gronda comporta e che credo sarebbe giusto rendere note”.

Insomma, dietro a quel progetto devono esserci problematiche pesanti, che si possono sommare a dissapori preesistenti tra Chiesa ed il veritici del Pd.