Alla fine, la grande questione del depuratore è arrivata in consiglio comunale. A dire la verità, il confronto, in merito, è durato poco: due minuti, tempo di risposta dell’amministrazione alle interpellanze dell’opposizione. Nella fattispecie, l’interpellante era Armando Ezio Capurro, la risposta è arrivata dal consigliere con delega all’ambiente, Gerolamo Giudice. Per trattarlo meglio, il tema tornerà nel consiglio già convocato, su richiesta delle minoranze, per martedì prossimo. Nel frattempo, però, la posizione della maggioranza sembra chiara. 

Malgrado le vibranti proteste dei residenti nella parte bassa di via Betti, che hanno esposto anche numerosi striscioni a terrazzi e finestre, il sito scelto per il depuratore rimarrà quello: “Sta passando un treno che rappresenta una occasione unica – dice Giudice -. Abbiamo un protocollo d’intesa firmato da Regione, Provincia e Iride, oltre che dal Comune, e ci sono i fondi per realizzare l’opera”.

A parte l’occasione offerta, però, Giudice garantisce che il sito di via Betti, dove è presente l’attuale impianto di primo trattamento, è stato giudicato il migliore, nella combinazione di profili ambientale ed economico, dopo averne presi in considerazione molti altri. Costi impensabili, per esempio, deriverebbero da ipotesi come la valle del Tuja o la zona alta del San Francesco. Gli abitanti temono l’impatto ambientale? “Sarà inferiore a quello attuale – dice Giudice – ce lo hanno garantito i tecnici”.