Cogorno. Cogorno, primo Comune in Liguria a far fronte alla spesa sociale, decurtandosi lo stipendio. Sindaco, Assessori, Consiglieri, rinunciano ai loro salari, devolvendo i relativi introiti a favore della popolazione.  La decisione è stata approvata ieri sera nel corso del Consiglio Comunale. Dunque la Giunta guidata dal Sindaco Enrica Sommariva, ha approvato il drastico provvedimento di azzeramento delle indennità che spettano agli  Amministratori e la riduzione ai minimi di legge delle indennità ai Capi Area, per i Bilanci 2010, 2011, 2012.

Tutto questo, ha spiegato il primo cittadino, per per mantenere l’apertura dei Centri diurni per anziani, Centro per malati di Alhzeimer, Asilo Nido, Assistenza domiciliare, che per legge, non sono erogazioni obbligatorie per un Comune ma ai quali non voglio rinunciare, ha ribadito la Sommariva. “Siamo in un momento molto difficile”, ha dichiarato Gino Garibaldi, Consigliere regionale e delegato al Comune di Cogorno per gli affari istituzionali, “ci impegnamo a mantenere i servizi alla persona costi quello che costi, questo è un segnale forte, tangibile, perché occorre capire che le indennità non sono una regalia, ma un riconoscimento al lavoro di un amministratore che si impegna totalmente quando vuole rispondere alle aspettative della gente”. Per la cronaca, la delibera è stata contestata dalla minoranza, che al momento della discussione, ha abbandonato l’aula.

“In questo quadro di drastici e dolorosi tagli”, hanno spiegato il Sindaco, gli Assessori Luigi Mazzino, Santina Mandato, Antonio Vaccarezza e Sergio Segalerba, ”la rinuncia alle indennità è un atto di indirizzo politico che vuole essere diretto esclusivamente per dare servizi alla popolazione”. Inoltre la Sommariva ha inviato una lettera al Prefetto di Genova e al Presidente dell’Anci Liguria per mettere in evidenza che il Comune di Cogorno che conta poco più di 5 mila abitanti, storicamente, con notevoli sacrifici e molta strategia Amministrativa, ha sempre assicurato l’erogazione di importanti servizi sociali, deliberando i bilanci annuali e pluriennali in pareggio e chiudendo sempre in avanzo di gestione.