Genova. Violenza contro le donne, che sia fisica, psicologica o sessuale, i casi, dati alla mano, sono ancora troppi. E spesso anche i bambini sono costretti ad assistere a maltrattamenti ed abusi contro le madri. A presentare i dati ed un vademecum antistalking, sono la Provincia di Genova e la Questura. I numeri si riferiscono all’attività dal gennaio 2009 all’aprile 2010, del Centro Provinciale di Via Mascherona a Genova. A rivolgersi a questa struttura, 315 donne; 201 si sono incontrate direttamente con gli operatori, 72 hanno avuto colloqui telefonici.

In 196 casi i responsabili delle violenze, sono mariti, compagni, fidanzati, in 36 gli ex e solo per 11 casi tratta di persone sconosciute alle vittime. “Il sistema si sta ulteriormente consolidando nell’offerta di consulenze psicologiche e legali”, spiega il Vice Presidente di Palazzo Spinola Marina Dondero, “e crescono anche i punti di ascolto della rete provinciale antiviolenza sul territorio del Tigullio: a Chiavari, Sestri Levante e Lavagna. Per quanto riguarda il vademecum, vuole fornire alle vittime di stalking, spiega ancora la Dondero, le informazioni e i riferimenti per allontanare questa pesante oppressione dalla propria vita e punta a diffondere una cultura del rispetto e del rifiuto della violenza nella società. Non accettare alcun contatto con chi molesta, cambiare numero di telefono, registrare eventuali telefonate per documentare le persecuzioni; questi alcuni dei consigli contenuti nel manuale, che sarà distribuito negli uffici per il pubblico della Questura e nei Commissariati di Polizia.