Paola Quartini, camogliese, guardia zoofila volontaria per la Lipu, Lega Italiana Protezione Uccelli, è una delle tre vittime dell’incredibile strage avvenuta questa mattina, attorno alle 11, a Sussisa, frazione di Sori. Qui, la donna si era recata insieme ad Elvio Fichera, genovese, anch’egli guardia zoofila dell’associazione Quattro A, per sequestrare i cani di Renzo Castagnola, responsabile di un ricovero per gli animali. I due avevano un mandato della Procura della Repubblica, ma erano da soli, quando l’atmosfera si è riscaldata hanno chiamato la polizia municipale di Sori e gli agenti di questa, a loro volta, hanno allertato i carabinieri di Sori e di Santa Margherita. Prima dell’arrivo dei militari, però, si è consumata la tragedia.

L’uomo, infatti, ha preso in mano la propria pistola calibro 9 ed ha sparato, colpendo a morte le due guardie zoofile, prima di rivolgere l’arma contro se stesso e togliersi la vita. Feriti, probabilmente in maniera accidentale, anche la moglie di Castagnola ed uno dei vigili urbani intervenuti. Tra i primi ad esprimere il cordoglio alle famiglie delle vittime, l’assessore provinciale Piero Fossati, che sottolinea come la legge preveda, in questi casi, di essere accompagnati dalle forze dell’ordine, “per motivi di sicurezza oggi tragicamente confermati”.Sentimenti di cordoglio e pietà giungono anche dal presidente del consiglio provinciale, Rosario Monteleone, e dal coordinamento provinciale delle associazioni dei cacciatori, di cui l’uomo faceva parte.“Non si può morire facendo volontariato”, commenta Patrizia Bandettini di Poggio, dell’Ente Nazionale Protezione Animali, che a sua volta aveva già visitato nei mesi scorsi la casa di Castagnola ed aggiunge: “Da tempo era controllato per il modo di tenere i cani e le cose sembravano migliorare. Sono affranta per i due amici scomparsi. So che Paola Quattrini, per queste cose, si muoveva sempre accompagnata dai carabinieri, non capisco perché oggi non lo abbia fatto”.