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Muscas strocanto da una emorragia, forse non riconosciuta PDF Stampa E-mail
Venerdì 07 Maggio 2010 17:13

Una lenta emorragia interna, con un piccolo vaso sanguigno che perdeva. E’ questa la causa della morte di William Muscas, il 25enne di Rapallo morto nel reparto di urologia dell’ospedale di Sestri Levante. L’avvocato che rappresenta la famiglia del ragazzo, Fabio Di Sansebastiano, adesso chiede che l’indagine aperta dalla Procura della Repubblica accerti, verosimilmente con analisi mediche più approfondite, se l’emorragia sia stata trascurata, perché non riconosciuta, dal personale medico dell’ospedale, dove il ragazzo è stato ricoverato per alcuni giorni a partire dal 21 aprile, e poi di nuovo per tre giorni prima di morire, nella serata di martedì scorso.

Nel frattempo, al giovane venivano infatti somministrati antidolorifici ed antibiotici, sino alla tragica fine della vicenda. La giornata di oggi, però, è stata animata anche da un’altra novità. Nel recuperare gli effetti personali di William, suo fratello ed un infermiera hanno infatti ritrovato nell’armadietto che gli era stato assegnato in ospedale delle boccette di sostanze che la Asl 4 definisce “sospette”, poste sotto sequestro dai carabinieri della compagnia di Sestri, chiamati dalla direzione medica dell’ospedale. Insomma, adesso bisognerà capire anche se il giovane assumesse qualcosa che interferiva con la terapia, ma la famiglia non se ne sta. L’avvocato Di Sansebastiano definisce “irrispettosa del dolore dei parenti” la comunicazione del rinvenimento delle boccette effettuata dalla Asl e commenta: “La causa di morte individuata in una emorragia non mi sembra comunque riconducibile all’eventuale assunzione di qualcosa”.    

 

Ultimo aggiornamento Venerdì 07 Maggio 2010 17:14
 

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