Fontanabuona. Tutto, adesso, ruota attorno al piano finanziario. Ieri, infatti, due sono state le cattive notizie che i sindaci della Fontanabuona hanno registrato dalle parole del Ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli. La prima: con la galleria doppia da cinque chilometri, si aumenta la sicurezza, separando fisicamente i due sensi di marcia, ma lievitano anche i costi, che arrivano a 400 milioni di euro, con revisione anche dell’inserimento in A12 e tracciato complessivo prossimo ai 6 chilometri. La seconda: il Governo non intende mettere fondi propri per raggiungere quella cifra.

Comunque ottimista si dichiara il sindaco di Cicagna e prossimo consigliere regionale, Marco Limoncini, secondo il quale: “abbiamo ufficialmente registrato la condivisione del Governo, che sino all’altro ieri non c’era”. E sui costi, Limoncini rimarca come l’Anas abbia ipotizzato il raggiungimento della cifra con aumenti sui pedaggi autostradali. Si iscrive al partito degli ottimisti anche il presidente della Comunità Montana Fontanabuona, Corrado Bacigalupo, che dice: “La reale volontà del ministro è avvalorata dal fatto che nelle ultime settimane Anas e Società Autostrade hanno lavorato effettivamente e concretamente al progetto, e che la prossima scadenza, il 10 maggio, è vicina”. Riunisce i motivi di pessimismo, il sindaco di Lorsica, Aulo De Ferrari, secondo il quale, “con il progetto preliminare si rischia di arrivare a stime di 500 milioni, e di sicuro lo Stato non pagherà questa somma per la Fontanabuona”. De Ferrari fa riferimenti abbastanza critici anche al presidente regionale Burlando, “perché l’ipotesi di inserirsi sul progetto della gronda di ponente si è rivelata una bufala” ed al Comune di Rapallo, “Perché l’ingresso diretto in autostrada anziché a Rapallo ha prolungato il tracciato ed aumentato i costi”. Giovanni Boitano, sindaco di Favale di Malvaro: “Il ministro si è detto d’accordo sulla realizzazione dal punto di vista politico, ma adesso si tratta di però reperire 400 milioni, che sono di più di quello che ci aspettavamo”. Adesso, il 10 maggio, con lo studio di fattibilità completo, dovrebbe essere presentato anche un piano di sostenibilità economica, almeno di massima. E lì si spera che le perplessità vengano fugate.