Sarà la perizia dello psichiatra forense Marco Lagazzi a porre una parola fondamentale sulla vicenda giudiziaria dell’uomo di 46 anni, arrestato lo scorso ottobre con l’accusa di aver abusato sessualmente, per anni, della propria figlia, oggi ventenne, molto più giovane quando i fatti sono iniziati. Per adesso, il giudice per l’udienza preliminare, Alessandra Galli, ha concordato con le parti la scelta del rito abbreviato. L’uomo, quindi, sarà giudicato senza elementi in più rispetto allo stato attuale dell’indagine. A rientrare nel fascicolo del processo, però, sarà sicuramente ancora la perizia

 sullo stato psicologico del 46enne, di professione custode, con l’incarico che è stato affidato dal gup nell’udienza di oggi, contestualmente all’accettazione del rito abbreviato. “Aspettiamo, adesso, quanto risulterà da questa perizia”, commenta l’avvocato difensore, Massimo Gazzolo.

Sicuramente, l’entità della condanna sarà infatti determinata da quanto emergerà sulle capacità di intendere dell’uomo, oltre che dagli elementi che saranno accertati circa i tempi in cui gli abusi si sono perpetrati ed il contesto in cui sono maturati. La prossima udienza è fissata all’8 giugno prossimo. Difficilmente ci sarà subito la sentenza.