La custodia cautelare in carcere era scattata, nel luglio scorso, dopo che l’esplosione di una bomba carta aveva distrutto il parabrezza dell’auto del padre della sua ex fidanzata, vicino alla casa di lei, in una zona frazionale di Rapallo. Dopo tre mesi in carcere e tre mesi di arresti domiciliari, paradossalmente, l’uomo è stato assolto proprio dall’accusa di aver messo lui quella bomba carta e condannato, invece, per tutto il complesso di messaggi, telefonate, visite sgradite che aveva messo in atto verso la ragazza, 25enne, ed anche il padre di lei. In poche parole, è stato riconosciuto colpevole di stalking,

con una delle prime sentenze definitive riguardanti questo reato nel nostro territorio. L’uomo, 36 anni, addetto alla sicurezza in locali notturni della Riviera, è stato condannato per stalking, questa mattina, dal gup Alessandra Galli, al termine del processo svoltosi nel Tribunale di Chiavari con rito abbreviato. Un anno e 4 mesi di reclusione è la condanna finale. Il pubblico ministero Francesco Brancaccio aveva chiesto due anni.