Il Tigullio fa il pieno di preferenze e porta i suoi candidati in consiglio regionale. Sono eletti, nel Pdl, sia Gino Garibaldi (oltre 5.60'0 voti, secondo miglior risultato del partito dietro a Matteo Rosso) che Roberto Bagnasco (5.064, con quasi duemila a Rapallo e 1.300 a Genova). Franco Rocca, dietro a Gianni Plinio, è il primo dei non eletti. Sempre all'opposizione, i due seggi della Lega Nord spettano a Francesco Bruzzone ed Edoardo Rixi, ma quest'ultimo, che è già deputato, potrebbe rinunciare, a favore di Alessandro Agostino, terzo con 1.900 voti (900 a Chiavari). Nelle "Liste Civiche per Biasotti" Fabio Broglia è solo terzo, e quindi non entra in consiglio, neppure contando sulla rinuncia dello stesso Biasotti. 

In maggioranza, ottimo risultato di Ezio Chiesa,

che è il secondo più votato del Pd, dietro a Lorenzo Basso e davanti a Claudio Montaldo, con 4.860 voti, di cui nessuno a Genova (sono tutte preferenze del Tigullio). Colpo di scena nella Federazione della Sinistra: il seggio conquistato dalla lista, infatti, non va ad un candidato genovese, ma ad Alessandro Benzi, che con oltre 1.500 preferenze doppia Vincenzo Nesci. Il posto della lista civica "Noi con Burlando" se lo accaparra Armando Ezio Capurro, con 1.890 preferenze, 1.400 delle quali a Rapallo. Il più votato dell'Udc è Rosario Monteleone, che, però, era anche nel listino di Burlando: allora, il seggio Udc va a Marco Limoncini, che fa il pieno in Fontanabuona e coglie voti qua e là, arrivando addirittura a 1.864 preferenze. Limoncini, come Chiesa, è un papabile per la nuova giunta. Diventando assessore, lascerebbe il posto a Giovanni Boitano, terzo, fermo a 1.532 voti. Il discorso giunta è importante anche per Patrizia Carmen Muratore, terza nell'Italia dei Valori con 1.455 voti, ma ripescabile, visto che Marylin Fusco e Nicolò Scialfa, che la precedono, sono papabili per un assessorato.