La firma sul protocollo finale è arrivata ieri, ad opera delle organizzazioni sindacali e soprattutto dei vertici liguri dell’Italgas, che hanno garantito il mantenimento dei propri organici sui territori locali, segnatamente a Rapallo, laddove sembrava ormai decisa la chiusura della sede, con trasferimento a Chiavari dei 22 dipendenti in essere. Si trattava, però, di una ipotesi invisa sia ai sindacati che alle amministrazioni comunali del territorio, per il peggioramento del servizio ai cittadini e per il timore che si trattasse di un primo passo verso una riduzione del personale. Lo scorso ottobre, il sindaco di Rapallo aveva riunito gli altri primi cittadini del Tigullio Occidentale e del Golfo Paradiso, con i quali aveva sottoscritto una lettera congiunta, inviata ad Italgas per chiedere di ripensare la decisione della chiusura.

Così è avvenuto, come riferisce, oggi, la Cgil. I sindacati si dicono soddisfatti dell’efficace azione delle amministrazioni comunali, ma aggiungono un timore per l’immediato futuro: “Dal mese di aprile – dice la Cgil - la gestione delle attività di Italgas passerà sotto Snam Rete Gas e si profila un progetto nazionale di razionalizzazione delle sedi. I sindacati garantiscono la loro vigilanza perché non siano imposte scelte che abbiano ricadute negative in termini occupazionali, di presidio e di sicurezza sul territorio”.