Si succedono le segnalazioni, per quanto riguarda Riccardo Ezechiele, l’uomo di 68 anni del quale si sono perse le tracce da giovedì sera, quando non ha fatto ritorno dalla preannunciata (ai familiari) escursione sul Monte di Portofino. Ultima certezza: l’auto dell’uomo, ritrovata a Nozarego, nella zona da cui parte il sentiero che entra nel Monte. Perde corpo, infatti, la segnalazione dell’autista dell’Atp che avrebbe voluto Ezechiele di ritorno in bus a Nozarego attorno alle 17,30 di giovedì pomeriggio. “L’uomo che viaggiava in corriera indossava un cappello ed un impermeabile senape, che mio padre non aveva”, riferisce, infatti, il figlio Alessandro. I baffi e l’altezza attorno al metro e 80, però, riconducono alla descrizione dello scomparso, ed allora Alessandro lancia un appello: “L’uomo che si trovava su quella corriere giovedì pomeriggio faccia sapere alle forze dell’ordine di essere lui, permettendo così di escludere il ritorno di mio padre a Nozarego”.

Il dettaglio, chiaramente, non è di poco conto, perché consente di orientare le ricerche in una zona piuttosto che un’altra.
La segnalazione di dubbia attendibilità, del resto, ha già un precedente. Nei giorni scorsi, infatti, un uomo molto somigliante a Ezechiele era stato segnalato alle 17 di giovedì in località Olmi. SI trattava, però, di un abitante della zona, estraneo alla scomparsa.
Nel frattempo, anche le ricerche di oggi, condotte da vigili del fuoco, protezione civile e carabinieri, non hanno prodotto risultati.