Era già stato arrestato, con l’accusa di rapina. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Santa Margherita, infatti, in una notte di tre settimane fa aveva aggredito una ragazza di 22 anni, colpendola con calci e pugni, prima di dileguarsi con il suo cellulare. Adesso, però, a questo 63enne di Salsomaggiore Terme, professione dichiarata commerciante, sono state notificate altre tre accuse, gravissime. Il seguito dell’indagine del nucleo radiomobile dei militari, con il sostituto procuratore Francesco Brancaccio, ha fatto emergere, infatti, altre vicende. Innanzitutto, per la vicenda della tentata rapina si aggiunge anche l’accusa di tentato sequestro. L’uomo, infatti, avrebbe anche cercato di portare via con sé la ragazza ed in questo c’è anche un precedente: a metà febbraio, infatti, a Rapallo aveva somministrato psicofarmaci ad un’altra giovane, cercando di farla salire sulla propria auto quando era in confusione. L’intenzione, secondo gli inquirenti, era quella di abusare di lei

e solo il sopraggiungere di altre persone, che hanno portato via la ragazza, avrebbe impedito lo stupro. Gli psicofarmaci, inoltre, l’uomo li avrebbe usati nei confronti di un lavagnese, con il quale era entrato in amicizia, mettendoglieli in una bevanda, per poi sottrargli la bellezza di 3.500 euro. Anche questo episodio è avvenuto a febbraio, quando il sessantenne era di stanza nel Tigullio, vivendo in hotel a Rapallo. In base ai nuovi accertamenti, all’uomo è stata notificata una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal gip Mauro Amisano: gli vengono contestati anche rapina aggravata per il fatto di Lavagna e tentata violenza sessuale per quello di Rapallo.