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Nove mesi di carcere a Mauro Gritti |
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Giovedì 18 Giugno 2009 18:04 |
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Il giudice per l’udienza preliminare, Alessandra Galli, non ha accolto la tesi degli avvocati difensori di Mauro Gritti, Orazio Petroli e Guido Mottola, secondo cui non ci sarebbe stato un nesso diretto tra l’aggressione del pensionato casarzese alla suocera, nel gennaio 2008, e la morte di lei, giunta due mesi dopo.
Secondo il giudice, infatti, Gritti, 59 anni, ex dipendente Fincantieri, è colpevole dell’omicidio della donna, aggredita a colpi di martello e matterello perché, ha spiegato l’uomo, “non era possibile sopportare di vederla a letto, ferma e malata”. Quello che ha fatto il giudice, invece, è stato riconoscere una semi infermità dell’uomo, dopo la perizia realizzata dal professor Gianluigi Rocco, ed attribuirgli le attenuanti generiche, in quanto incensurato. A pesare sulla condanna, però, è anche la scelta della difesa di ricorrere al rito abbreviato, formula che consente lo sconto di un terzo della pena. Alla fine, gli sono stati assegnati nove anni di carcere, così come chiesto dal pubblico ministero, Margherita Ravera. Gli avvocati difensori, però, preannunciano il ricorso in appello. L’anziana, infatti, nella tesi della difesa di Gritti, era ferma a letto anche prima di essere mandata in ospedale dall’aggressione del genero ed a quell’allettamento sarebbe da ricondurre l’infezione polmonare che le è stata fatale. |
