Recco. Partita la fase di pretrattamento e da metà giugno il nuovo depuratore di Recco, finanziato con 30 milioni di euro dal piano dell’Ato, sarà pienamente in funzione. Questa mattina c’è stato un sopralluogo da parte della città metropolitana e del comune, insieme ad Iren. Un impianto “avanzatissimo, in grado di eliminare dall’acqua anche eventuali virus” dicono i tecnici. Stamani il consigliere delegato all’ambiente della città metropolitana Enrico Pignone ha svolto un’ispezione insieme al sindaco Dario Capurro e al vice Gian Luca Buccilli.

“E’ un’opera molto importante e necessaria per tutelare e valorizzare ulteriormente l’ambiente di tutto il Golfo Paradiso”, ha chiarito Pignone. Il nuovo depuratore, di ultima generazione come quello di Santa Margherita Ligure ha tecnologie a membrane che garantiscono l’abbattimento di tutti gli inquinanti, hanno detto i tecnici, e l’acqua depurata potrà essere riutilizzata, oltre che nei processi dello stesso impianto anche ad esempio nel lavaggio delle strade o delle barche. Il depuratore raccoglie per il trattamento completo le acque reflue di Recco, Avegno e Uscio e poi entro i prossimi due mesi vi confluiranno anche quelle di Camogli, installando appena le condizioni meteo-marine lo consentiranno, venti metri di nuove condotte. Dal prossimo anno saranno poi completati anche gli allacciamenti degli scarichi di Sori e del 50% di quelli di Pieve Ligure. “Siamo soddisfatti perché sono stati rispettati i tempi”, aggiunge Buccilli, “per la realizzazione di questa opera pubblica il cui iter procedurale era stato avviato nel 2009 durante il mio secondo mandato da sindaco. Lo stesso impegno è stato poi proseguito dal sindaco Dario Capurro che come tutta l’amministrazione di Recco ha fortemente creduto nell’importanza del nuovo impianto ed entro l’inizio dell’estate, il 21 giugno, tutto dovrebbe essere completamente in funzione”.