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Incontro sulla mitigazione del rischio idraulico, soddisfatto a metà il comitato di Melandri PDF Stampa E-mail
Mercoledì 17 Febbraio 2016 11:12

Lavagna. “Solo il sindaco del comune di Lavagna, Pino Sanguineti, ha manifestato la necessità di rivedere l’intero progetto; gli altri sindaci, di Chiavari, Cogorno e Carasco hanno detto chiaramente di dover procedere, più sfumata la posizione del sindaco di Leivi”. Questo il commento del comitato giù le mani dal fiume Entella, al termine della riunione di ieri, convocata dalla regione Liguria, per verificare la disponibilità da parte degli amministratori, di valutare la possibilità di condividere, con l’ente genovese, un’assunzione di responsabilità in ordine alla sospensiva dell’opera di mitigazione del rischio idraulico, progettata sul fiume Entella, consistente principalmente nel noto muraglione e giunta alla fase di approvazione del progetto esecutivo. 

A poco è servito far rilevare che la rimozione del tappo sabbioso alla foce potrebbe evidenziare la sproporzione delle opere progettate”, prosegue il portavoce Giovanni Melandri, che aggiunge: “Il sindaco di Chiavari, Roberto Levaggi, si è limitato a dire che l’opera va avanti, accennando appena alla rimozione del tappo sabbioso, stimandolo in qualche migliaia di metri cubi, quando la consistenza dello stesso già nel 2010 era stata reputata di ben 300 mila metri cubi”. Secondo il comitato tale progetto sarebbe solo il primo lotto degli interventi previsti, cui seguirebbero i successivi con l’ulteriore urbanizzazione dell’intera piana dell’Entella, “facendola diventare una novella Val Bisagno”. La regione ha proposto un ulteriore incontro con sindaci e tecnici per valutare ulteriori decisioni. Intanto per il comitato, “Sono proprio i lotti successivi, quelli che proseguono con la logica dei muri e dell’urbanizzazione, con strade e nuovi insediamenti, ad interessare maggiormente gli amministratori. Questo spiega la necessità dei muri anche a Lavagna, proprio per proteggerla dalle conseguenze arrecate dai successivi interventi previsti”.

 

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