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Rapallo, scoperta la banda dei rapinatori cinesi PDF Stampa E-mail
Lunedì 28 Dicembre 2015 18:28

Rapallo. I carabinieri della compagnia di Santa Margherita Ligure al termine di una articolata e complessa indagine, hanno risolto il delicato caso della rapina in abitazione avvenuta a Rapallo la notte tra il 17 ed il 18 agosto scorso. I miliari, coordinati dalla procura della repubblica di Genova, sono riusciti a tirare le fila di un fatto che aveva generato molto clamore ed allarme in città. La notte del 18 agosto 2015, infatti, tre malviventi di origine cinese, all’interno di un’abitazione di corso Assereto, occupata da una famiglia cinese, avevano  effettuato una rapina con sequestro di persona. 

Da una prima ricostruzione dei fatti, la badante di 38 anni, anche lei cinese, sarebbe stata immobilizzata e imbavagliata dai delinquenti, che si erano introdotti nell’appartamento attraverso una finestra del bagno. La stessa sarebbe stata poi liberata per poter accudire un bambino di 2 anni, in attesa del rientro degli altri familiari. Questi una volta rientrati, sarebbero stati minacciati con un coltello e malmenati fino a quando non hanno rivelato dove fosse il denaro. I tre erano poi scappati, con 10 mila euro, tra contante e valori trovati in casa. Sul posto si erano immediatamente recati i carabinieri di Santa Margherita Ligure e Rapallo, nonché la scientifica di Genova, per i rilievi tecnici del caso. Dopo una serie di accertamenti, i militari hanno rilevato discrasie tra la narrazione dell’evento fatto dalla badante, rispetto a quanto oggettivamente riscontrato durante il sopralluogo. Il successivo monitoraggio con prolungati servizi di osservazione ha permesso di raccogliere ulteriori elementi a conforto dell’ipotesi investigativa, individuando così tutto il sodalizio criminoso, caratterizzato dalla particolare efferatezza, modularità nell’azione, altissima mobilità e difficile reperibilità, verosimilmente responsabile di numerosi altri delitti dello stesso genere. E proprio per tale motivo, con lo scopo di interrompere la scia dei delitti commessi e per evitare la commissione di altri colpi con possibili ulteriori e peggiori conseguenze per le vittime, sono stati emessi dal  pubblico ministero genovese, i provvedimenti di fermo nei confronti dei cinque malviventi individuati. Dopo un prolungato servizio di osservazione, lo scorso 23 dicembre, a Bologna e Prato, è scattato il blitz dei carabinieri di Genova, condotto dall’arma sammargheritese, con la collaborazione e supporto dei militari dei comandi provinciali delle altre due città, che ha portato all’esecuzione dei provvedimenti nei confronti della badante, irregolare, o meglio la basista del colpo, a Castel Guelfo, e un 25enne, un uomo di 44 anni, uno di 46, e un 23enne, tutti residenti a Prato. Nel corso dell’attività, a seguito delle perquisizioni personali e domiciliari sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro la vettura utilizzata per commettere la rapina di Rapallo, due pistole scacciacani, fedeli riproduzioni delle originali ed altro materiale. I fermati, espletati le formalità di rito, sono stati associati presso le case circondariali di Bologna e Prato a disposizione dell’autorità giudiziaria di Genova, per rapina, lesioni e sequestro di persona aggravati in concorso.

 

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