Dopo Gabriele Venuti, un altro grande del nostro calcio appende gli scarpini al chiodo. Dopo 18 anni di attività Paolo Livellara ha deciso di lasciare. Un’operazione al tallone che lo avrebbe costretto a stare fermo per un anno ha spinto il difensore a smettere. Nato il 1° febbraio 1980, Livellara esordisce nella stagione 1998-99 in Eccellenza con la squadra della sua città, l’Entella. Tre anni in maglia biancoceleste fino al 2001, la parentesi alla Grassotutese e l’approdo alla Lavagnese dove rimarrà per quattro campionati. Nel 2005 il ritorno a Chiavari con la Virtus Entella dove resterà altre tre stagioni, poi nel 2008 passa alla Caperanese. L’anno successivo, l’approdo al Rapallo. Poi due stagioni in Serie D, con Chiavari Caperana e Lavagnese. Nel 2012 Livellara scende in Eccellenza per indossare la maglia verde stellata della Sestrese, quella nero verde del Vallesturla e

 nuovamente quella bianconera del Rapallo. Poi il passaggio quest’estate al Casarza Ligure senza però esordire per problemi fisici. Livellara in carriera ha vinto tre campionati di Eccellenza: nel 1999 con l’Entella di Bruno Baveni prima e di Giovannino Casaretto dopo, nel 2002 con la Lavagnese di Alberto Mariani e nel 2008 con la Virtus Entella di Claudio Terzulli. Livellara ha anche alzato la Coppa Italia di Eccellenza nel 2001 con l’Entella allenata dall'argentino campione del Mondo a Messico '86 Pedro Pablo Pasculli.

In carriera 104 presenze e 6 reti con la maglia biancoceleste e 133 presenze e 9 gol con la casacca bianconera e la possibilità, poi sfumata, di passare nei professionisti con il Brindisi. Ma “Piolo” non ha abbandonato del tutto il calcio: da questa stagione ha assunto il ruolo di allenatore degli Esordienti 2004 della Lavagnese.