Genova. Da oggi non serve più l’ordinanza della protezione civile nazionale per consentire ai comuni liguri di bruciare il legname che si è accumulato sulle spiagge, a seguito del maltempo. La giunta regionale, ha approvato una regolamentazione per sveltire le procedure e andare incontro alle esigenze degli amministratori: sarà possibile bruciare il legname sulle spiagge o prelevarlo direttamente, a fronte del riconoscimento di uno stato di emergenza per calamità, indipendentemente dall’ordinanza. Le linee guida approvate consentono infatti ai privati di prelevare direttamente il materiale dalle spiagge e di bruciarlo in impianti termici civili, di prevedere il trasferimento in impianti autorizzati al trattamento di biomasse oppure bruciarlo direttamente sulla spiaggia, a patto che non siano cumuli superiori a 3 metri cubi.

“Da oggi tutti i Comuni liguri potranno provvedere  agli abbruciamenti del materiale ligneo sul posto e ripulire così le spiagge e non saranno più costretti ad attendere l’ordinanza della protezione civile nazionale”, conferma l’assessore regionale Giampedrone. Intanto sempre dalla giunta regionale, arriva la comunicazione dello stanziamento di 712 mila euro per le Unioni di Comuni liguri. Potranno presentare richiesta di accesso nella ripartizione dei fondi quelle già assegnatarie del contributo a fine 2014. “Vengono finanziate le Unioni dove la gestione associata delle funzioni comunali fondamentali è stata effettivamente avviata e dove è stato concretamente intrapreso un percorso di riorganizzazione nella gestione di uffici e personale”, specifica l’assessore regionale allo sviluppo territoriale Stefano Mai. “Non si può più pensare di erogare finanziamenti a pioggia o peggio prometterli e poi abbandonare i comuni al proprio destino”. In Liguria le Unioni di Comuni sono passate da una sola nel 2013 alle attuali 22,  e coinvolgono 112 Comuni.