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Depuratore: presentate le tre soluzioni, si vota il 17 settembre PDF Stampa E-mail
Mercoledì 09 Settembre 2015 18:13

Genova. Una soluzione di massima frammentazione, con diversi impianti di depurazione, ciascuno per ogni bacino idrico del Levante genovese; una seconda soluzione intermedia, con un unico depuratore comprensoriale del Tigullio più un secondo impianto per la sola città di Chiavari; e infine la soluzione dell’unico depuratore comprensoriale di tutto il Tigullio, da realizzarsi o sulla colmata di Chiavari o sulla futura colmatina di Lavagna. Sono queste le tre soluzioni che i consulenti tecnici dell’Ato della Città metropolitana di Genova, hanno presentato questa mattina ai 67 sindaci che ne fanno parte. E il prossimo giovedì 17 settembre alle 9.30, si riuniranno nuovamente in assemblea per deliberare sulla soluzione preferita. I tempi per decidere sono stretti, imposti dalla Regione Liguria per evitare che la stessa Regione e di conseguenza i Comuni inadempienti, incorrano nella procedura di infrazione dell’Unione Europea, che scatterebbe, con multe salate, se non venisse presa una decisione entro il 30 settembre

Enrico Pignone, consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana, ha introdotto la presentazione dei dati comparati relativi alle diverse ipotesi, poi illustrate nel dettaglio dal rappresentante di Industria Ambiente, azienda consulente dell’Ato Acqua che ha verificato gli studi e i dati comparati fatti in prima istanza da Iren, gestore del servizio idrico per conto di Ato: unanime l’apprezzamento dei sindaci per il metodo e la procedura di trasparenza, che ha coinvolto tutti gli amministratori locali, ma restano le differenze. Il sindaco di Chiavari, Roberto Levaggi, ha detto che non è opportuna l’ipotesi di realizzare un depuratore comprensoriale sul proprio territorio, perché l’area individuata è destinata dal piano urbanistico ad altre funzioni, e inoltre Chiavari un depuratore lo ha già, sebbene Pignone abbia ricordato che tale impianto è obsoleto e necessita di interventi di adeguamento per 5 milioni di euro. Anche il sindaco di Lavagna, Pino Sanguineti, opta per l’opzione dei due diversi depuratori di vallata: Val Petronio e Val Fontanabuona, ritenendo non congruo realizzare condotte che portino le acque fognarie da Sestri Levante fino a Lavagna o Chiavari. Sestri Levante con il sindaco Valentina Ghio, si dice disposta a ospitare il depuratore di vallata della Val Petronio, ma non osteggia la soluzione del depuratore unico a Chiavari o Lavagna. 


 

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